TEATRO LITTA/FESTIVAL DELLE LETTERE
FESTVAL DELLE LETTERE 2015
“Una lettera mette a nudo le emozioni che sono dentro di noi” con questa sorta di motto al Teatro Litta di Corso Magenta si è svolta dall’8 all’11 ottobre la parte conclusiva Festival delle Lettere 2015, gunto ala sua undicesima edizione.
Come ci ha dichiarato il presidente del Festival, Luca Carminati, ogni anno vengono scelti uno o più temi, quello del 2016 sarà “Lettera a un artista”, che sarà dunque al centro del prossimo bando. Le lettere arrivate saranno poi selezionate sul piano emozionale perché questo è lo spirito del Festival delle Lettere. Sempre secondo Luca Carminati. “… chiedere di scrivere lettere a mano significa portare l’emozione allo stato puro nella comunicazione che facciamo. Questo in contrasto a una tendenza che ci porta a fare messaggi sempre più brevi”.
Sabato 10 ottobre le lettere presentate erano state scelte sulla base dell’ironia
Ne riporto integralmente perché fresca e carina e scritta da una bimba di 9 anni:
Caro maltempo,
Ti voglio rimproverare per il fatto che tutti i giorni ti comprti come un pazzo.
Quando d’estate tu piovi, il mare si riempie della tua pipì e, pensa un po’ noi facciamo il bagno nei tuoi bisognini!
D’inverno tu non ci fai fare le passeggiate e dobbiamo restare in casa a guardare come piovi, nevichi e fai gli uragani di vento.
Inoltre, certe estati, fai troppo caldo e altre fai troppo freddo… ma ti capisce a te!
Ma lo vuoi capire che così non si fa? Non mi capisci? Ok, ti devo parlare in “temporalese”?
Ok, cerco di parlati in temporalese: BRUM BRUM BRUMBRUUUMBRUMMM!!!
Tua Sara.
Purtroppo nella serata in cui ero presente le lettere, che dovrebbero essere le vere protagoniste del Festival, sono state sacrficate, quasi fossero a contorno dei siparietti cabarettistici dei pur bravi Angelo Pisani, Marta Zoboli e Gianluca de Angelis, Didi Mazzilli e Debora Villa, che hanno riproposto loro cavalli di battaglia già visti in Zeli o Colorado Caffè. Sorpresa positiva della serata il bravoclown giocoliere minimalista Claudio Cremonesi, reduce dal’essere stato ospite fisso degli spettacoli de “Le cinque immaginaire” all’Expo di Milano.
ar